I nostri modelli di lavoro

MODELLO SISTEMICO-RELAZIONALE

Nasciamo esseri sociali, non siamo monadi isolate, ma viviamo in costante relazione con altri. Il modello sistemico-relazionale considera l’individuo all’interno delle proprie relazioni significative. All’interno di queste relazioni cresciamo e strutturiamo la nostra personalità, possiamo anche sperimentare dinamiche difficili che creano sofferenza e allo stesso tempo possiamo trovare risorse affettive importanti per il nostro benessere. Questo modello  valorizza i sentimenti di appartenenza a relazioni affettive significative: per questo viene data particolare importanza alla storia personale, familiare e trigenerazionale. Secondo l’approccio sistemico-relazionale i sintomi e il disagio del singolo individuo sono il risultato di un intersecarsi complesso tra caratteristiche personali, esperienza soggettiva e qualità delle relazioni interpersonali più significative. La famiglia viene intesa come il primo sistema vivente di riferimento nell’esperienza emotiva di una persona, è il primo contesto esperienziale dove impariamo ad entrare in relazione.

Obiettivo degli interventi clinici è quello di affrontare le diverse condizioni di disagio e la sintomatologia psichica attraverso la ricostruzione della propria storia, la condivisione di ipotesi sull’origine del malessere, l’acquisizione di una maggiore consapevolezza del modo in cui la persona si relaziona e come reagisce a situazioni emotivamente difficili, l’individuazione delle risorse personali e relazionali utili per raggiungere un maggior benessere personale e relazionale. Nel lavoro clinico possiamo utilizzare diversi formati: individuale, di coppia e familiare, in una cornice di integrazione tra aspetti individuali e relazionali.

Questo modello ben rappresenta la nostra visione olistica della persona:

“Questo sappiamo. Che tutte le cose sono legate come il sangue che unisce una famiglia… Tutto ciò che accade alla Terra, accade ai figli e alle figlie della Terra. L’uomo non tesse la trama della vita; in essa egli è soltanto un filo. Qualsiasi cosa fa alla trama, l’uomo la fa a se stesso.”

Ted Perry, ispirandosi al capo indiano Seattle.

PSICOTERAPIA BREVE FOCALE INTEGRATA

Secondo l’orientamento della psicoterapia breve focale integrata, il modello evolutivo, il modello psicoanalitico e il modello cognitivo-comportamentale concorrono tutti alla valutazione della problematica del persona e uno o l’integrazione di essi contribuiscono alla progettazione e alla realizzazione del trattamento terapeutico a seconda del bisogno specifico del paziente, in quel determinato momento della vita. E un approccio rivolto ad adulti, adolescenti e famiglie (genitori e bambini).

L’obiettivo degli interventi clinici è di affrontare le diverse condizioni di disagio, del dis-adattamento e della sintomatologia psichica risolvendo il nucleo problematico centrale che sostiene tali difficoltà, sviluppando al contempo le potenzialità del paziente per sostenerlo nella ripresa della buona funzionalità dell’esistenza.

EMDR

EMDR è lacronimo di Eye Movement Desensitization and Reprocessing– in italiano tradotto come Densensibilizzazione e Riprocessamento tramite Movimenti Oculari – ed indica una metodologia riconosciuta e consolidata che utilizza la stimolazione bilaterale (prevalentemente attraverso luso dei movimenti oculari, ma anche con altre modalità quali il tapping o la stimolazione acustica) per il trattamento di disturbi conseguenti a traumi e vari problemi clinici (quali ad esempio stress, ansia, sintomi depressivi, disturbo da stress post traumatico, disturbi psicosomatici, disturbi dissociativi).  LEMDR è un approccio complesso ma ben strutturato che può essere integrato nei programmi terapeutici aumentandone lefficacia.

Sviluppatosi inizialmente grazie agli studi sul trattamento del PTSD (Disturbo da Stress Post Traumatico), lEMDR si è rivelato in seguito efficace in vari ambiti, patologici e non, dimostrandosi utile anche per implementare e potenziare le risorse personali contribuendo positivamente al benessere della persona. Con esso si possono trattare sia i traumi propriamente detti, sia situazioni relazionali sfavorevoli per elaborarli in maniera adattiva.

In sintesi la tecnica dellEMDR integra le diverse componenti (emotive, cognitive e corporee) dell’esperienza.

TERAPIA SENSOMOTORIA

A volte le esperienze traumatiche restano attive nel corpo (per esempio con livelli di attivazione troppo elevati o troppo bassi), anche quando questi eventi sono stati analizzati a livello cognitivo.  La Psicoterapia Sensomotoria integra approcci cognitivi ed emotivi, dialogo e interventi fisici allo scopo di affrontare ricordi impliciti bloccati ed effetti neurobiologici del trauma. Si è sviluppata negli anni ’80 da Pat Ogden e utilizza come punto di partenza l’esperienza somatica e le risposte di allarme del corpo anche in assenza dell’evento traumatico. Usa il corpo per modulare emozioni e pensieri in vista dell’elaborazione dell’esperienza traumatica.

TERAPIA EFT

La Terapia Focalizzata sulle Emozioni è un modello di terapia di coppia che si è rivelato efficace nel ridurre il disagio relazionale e nell’aiutare le coppie a creare fiducia e intimità. Si basa sugli studi condotti sulla teoria dell’attaccamento adulto e parte dall’idea che in una relazione in crisi si perde la connessione emotiva sicura tra i partner e si creano dei modelli di interazioni negative che portano le persone a perpetuare questa sensazione di perdita e non comprensione. La EFT aiuta i partner a riprendere il controllo di questa “danza negativa” e a sperimentare attivamente in seduta nuove modalità di relazione che permettano di sentirsi compresi e connessi a vicenda.